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mercoledì 8 settembre 2010

Andrea Muscarà: intervista a un ragioniere divenuto fotografo

Conosco Andrea grazie a Ilaria Marzoli, la stilista che ho intervistato qualche settimana fa. Scopro le sue origini siciliane quando mi dice che deve tornare a Messina per le vacanze estive e mi ritorna in mente la mia amata terra! Un ragazzo spiritoso e autoironico, che cerca di superare i problemi con un sorriso. Mi piace mettervi a conoscenza di persone così coraggiose e interessanti e sono felice di averlo conosciuto! Ma adesso vi lascio ad Andrea e alla sua vita...


Andrea Muscarà
Una passione si basa su un qualcosa che può farti esprimere al meglio. La fotografia è quel filo che mi lega al mondo reale, che mi fa realizzare che tutto ciò che abbiamo attorno è degno di essere fotografato.
Andrea nasce a Messina nella calda Sicilia, nel 1984. Figlio di una casalinga, stilista e pittrice mancata e di un ragioniere, cresce cimentandosi in mille sport, dal nuoto al calcio al basket. Ne uscirà con una grande passione per lo sport in generale e con qualche piccola ma intensa apparizione a livello agonistico.
Un pò per seguire le orme del padre e della sorella maggiore, un pò per pigrizia, si iscrive alle superiori, presso l'Istituto Tecnico Commerciale Jaci di Messina. 
Dopo aver conseguito il Diploma, cerca di addentrarsi nel mondo del lavoro con discreti risultati, fino al momento in cui decide di iscriversi all'Università, scelta un pò azzardata, dato che l'Università di Messina non farà altro che deludere la sua voglia di sapere e di fare.
Ma ad un certo punto arriva la svolta. Durante un tirocinio presso uno studio commerciale, riceve una mail dallo IED, l'Istituto Europeo di Design di Milano che lo contatta per via di foto pubblicate in alcuni siti di movida notturna e su Flickr, un contenitore di immagini.
Andrea decide di accettare l'offerta formativa e nonostante la grave malattia del padre, che lo spinge a continuare ed a perseverare, riesce a portare a termine gli studi di specializzazione in Fotografia e Arti Visive con ottimi risultati, tanto da essere contattato da Zagato Motors per un servizio fotografico presso il loro showroom per l'anniversario AlfaRomeoZagato nel Giugno 2010. 
















Da ragioniere a fotografo, una scelta ponderata o un attimo fuggente preso al volo? 
Non mi sarei mai aspettato una domanda del genere, effettivamente è la scelta più assurda e insensata che potessi fare, intraprendere una nuova strada, totalmente diversa da quella che in famiglia si è seguita per generazioni. Attimo fuggente, decisione e voglia di cambiamento.

Quale fotografia vorresti scattare?
Amo i ritratti, amo la gente che sa prendersi in giro, sono io il primo a evidenziare le mie imperfezioni nelle foto che mi scatto o mi vengono scattate dai colleghi (sfato il mito del fotografo che non si fa fotografare e resta anonimo). La foto che vorrei scattare … bella domanda! Così su due piedi direi subito il ritratto di una celebrità, ma non il solito convenzionale ritratto da copertina, un ritratto naturale al massimo, con tutte le imperfezioni o le sfumature che photoshop e i giornali nascondono, magari con un abbigliamento totalmente casalingo, niente “abbottonamenti” e “doppiopetto” vari.

Secondo quale criterio scegli i tuoi soggetti?
Sono soggetti divertenti, gente carica di autoironia, che sappia comportarsi davanti ad un obiettivo o anche alle prime armi. Mi piace farmi trasmettere il loro stato d’animo e condividere le idee, proporre e ascoltare.

Che tipo di fotografia preferisci?
Adoro i ritratti e lo still life (nel gergo sono le foto di oggetti che si usano spesso in pubblicità) mi sono specializzato anche in moda e pubblicità, ma dettaglio still life è il mio pezzo forte!

Quale obiettivo preferisci?
Lavoro spesso con un 50mm adatto ai ritratti, ma ho lavorato con tutti gli obiettivi possibili della gamma.. uno dei prossimi acquisti sarà un teleobiettivo che si usa spesso anche per ritratto, eventi sia sportivi che di altro genere. Il mio primo amore però è il top gamma Canon il 24-70mm con distanze focali e un gruppo lenti incredibilmente perfetto.. il prezzo però è proibitivo!


Vorresti lavorare o fare un’esperienza a livello internazionale?Dove?
Mi piacerebbe. Forse il prossimo autunno farò un salto a Londra, spero di poter mettere in atto un progetto (top secret) che cercherò di vendere a qualche rivista, però mi piacerebbe rimanere in pianta stabile, nonostante il grigiore! Penso sia fondamentale riuscire a tirare fuori il bello e i colori anche da tutto quel grigio.


Cosa ti aspetti dal futuro?
Un contratto presso un’agenzia? Una mostra in un Museo Newyorkese? (ride) no, forse chiedo troppo! Mi piacerebbe ma so che è molto difficile. Potrei comunque continuare il lavoro freelance, o aprire uno studio mio.

Da cosa o da chi sei ispirato?
Dal corpo femminile... no dai scherzo! Sono ispirato dalle linee, dalle forme e dalle curve... ecco allora si, sono proprio ispirato dal corpo femminile! Ci hanno spesso consigliato di studiare l’anatomia del corpo umano, capire e interagire, scoprire e perdersi in questo spettacolo della natura. Gli spunti, l’ispirazione e tutto ciò che tiro fuori dalle mie foto sono tutte derivanti dalla sinuosità del corpo umano.

Quali sono le qualità che deve possedere un bravo fotografo? 
Sicuramente l’umiltà, l’occhio, la memoria, la creatività e soprattutto non deve soffrire il daltonismo!

Digitale o analogica?
Direi analogica a vita, se ponessimo nelle mani di molte persone una macchina analogica avremmo sicuramente meno oscenità sul web! Però la comodità ( e io sono una persona pigra) del digitale aiuta troppo!

Com’è la vita al di fuori dell’Università?
Passo il tempo a sperimentare, pensare quale sarà il mio prossimo progetto, cercare qualcosa di nuovo e informarmi su ciò che hanno fatto gli altri fotografi per evitare scopiazzamenti. Proprio in questi giorni il cielo della Sicilia mi sta proponendo spunti nuovi, un progetto sulle nuvole, perché da piccolo spesso avevo la testa tra le nuvole, forme geometrie e linee.. quello che per me in una fotografia è fondamentale! Ho comunque finito la specializzazione quindi la mia vita adesso è totally free!

Lo IED è un istituto conosciuto e stimato, com’è stata la tua esperienza?
Negativa, mi spiace dirlo, ma non tutto ciò che ho imparato lo devo all’organizzazione della specialistica. Molta confusione, molti battibecchi tra professori e antipatie varie. Bisogna fare un buon gruppo prima di insegnare. Fortunatamente per loro è stato l’ultimo anno di insegnamento. Positiva per l’affetto che molti di loro hanno dimostrato durante l’anno e per le parole di coraggio che ci hanno trasmesso.

Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la tua stessa strada?
Non vi mettete in mezzo, sono cinico e bastardo, vi metterò il bastone tra le ruote! Scherzo!!!Un consiglio, non solo per l’ambito fotografico, ma per la vita:  andate avanti, sfidate il destino, stringete i denti e quando vi diranno “c’è crisi, non si lavora..” fate una cosa, inventatevi un progetto, presentatelo ovunque e quando ve le hanno pubblicate, tornate da chi vi ha detto di no e sbattetegliele in faccia!



 
Andrea sa ridere e prendere la vita con allegria, proprio quello che molti dovrebbero imparare a fare. E' inutile battere i piedi in terra e lagnarsi se nessuno stima il nostro sudatissimo lavoro perchè non abbiamo le conoscenze giuste, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di far vedere al mondo di cosa siamo capaci!
In bocca al lupo per la tua vita Andrea.

Sonia.
Mi sono avvicinato per caso alla Fotografia, ho subito avuto sete di imparare e conoscere sempre cose nuove, fino al frequentare un corso di specializzazione. Il resto verrà da se...


Potete contattare Andrea tramite:
Facebook: http://www.facebook.com/andrea.muscara
Sito Web: www.andreamuscara.it/AM/My_home.html

Email:
info@andreamuscara.it
ph: +39 347 158 0681

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Andrea Muscarà:  interview to an accountant turned into a photographer.

I met Andrea thanks to Ilaria Marzoli, the stylist I interviewed some weeks ago. I discovered his Sicilian roots when he told me that he had to come back to Messina for this summer holidays and this reminds me my loved homeland! An ironic and funny man, who wants to overcome problems with a smile. I like to introduce people so interesting and bold and I'm very glad to have met him!

Andrea Muscarà

"A passion acts on something that can made express youself in the best way. Photograph is that thread which binds me to the real world and makes me realize that all we have around is worthy to be photographed."


Andrea was born in Messina in 1984. Son of a house wife, or better , a non-stylist and non-painter woman, and an accountant, he grew up venturing on thousands of sports, from swimming to football to basketball. What remained, were a great passion of sports in general and a little but intence appearance in agonistic level.
Probably to tread in his father and his sister's footsteps, or simply for lazyness, he enrolled in the Commercial-Technical High School "Jaci" in Messina. After having achieved the secondary-school diploma, he started to look for a job until the moment he decided to enrol in the University, a little rash choise given that the University of Messina does nothing but deceive his will of learning and doing.
But, in a certain moment, a turning point arose. During a training in a commercial office, he received an e-mail from IED, the Design European Institute in Milan that contacted him because of some photographed published on some sites of night movida and on Flickr, an images container. Andrea decided to accept  that training offer and, in spite of the father's serious illness, which urged him to go on and persist, he carried out the specialization course in  Photograph and Visual Arts with great results, so much so that Zagato Motors' contacted him for a photograph service at its showroom in occasion of AlfaromeoZagato's anniversary in June 2010.

Q:  From accountant to photographer, is it a well-pondered decision or a fleeting moment you catch in full flight?
A:  I really didn't expect a question like this. Actually, it's the choise more absurd and foolish that I could take. Entering upon a new career, totally different from what my entire family chose, is undoubtedly a fleeting moment, a will of change.

Q:  What kind of photo would you like to take?
A:  I love portraits and I like people who is able to take itself for a ride. I'm the first that highlights my body imperfections in a photo made by my collegues (I am taking this opportunity to discredit the legend that a photographer doesn't like to be photographed just to remain anonymous!)
A photo I'd like to take...hmmm... good question! Off the cut, I'd say a V.I.P. portrait, but not the usual and conventional cover-portrait but a very natural one, with all the impefections and the nuances that Photoshop and newspapers hide, just with a domestic item of clothing, that's all!

Q:  Following what sort of standard do you pick your subjects?
A:  They are funny objects, people full of self-mockery, and it doesn't matter if they are able or not to stay in front of a lens. I like to share their state of mind, their ideas and listen to them.

Q:  What sort of photograph do you prefer?
A:  I am very fond of portraits and "still life" (that is photo of subjects very used in advertising). I also become a specialist in fashion and advertising but my strong point is the "still life" detail.

Q:  What kind of lens do you have a preference for?
A:  I often work with a 50mm lens, fit for portraits, but I also work with a broad range of lens... one of my next purchase will be a telephoto lens which is often used even for portraits, sports and other kind of events. But my first love is the top of the Canon range, the 24-70mm lens with focal lenghts and a group of incredibly perfect lens... although the prize is prohibitive!


Q:  Would you like to work or gain experience at international level? and where?
A:  Yes, I like. Maybe next autumn I'll pop over to London, I hope to put into effect a "top secret" project which I'll try to sell to some magazines but I'd prefer to remain on the permanent staff, despite the grayness! I think it can be cool to pull out the beauty and the colors from all that grey.

Q:  What do you expect from the future?
A:  A contract with a press agency? A New York Museum's art exhibition? (he laughs) no, perhaps I ask too much! I'd like it but I know it's very difficult. Anyway, I could go on working freelance or opening a photographer's studio.

Q:  From what or who do you take the inspiration?
A:  From woman body.. I'm inspired from figures, shapes and curves. Someone often adviced me to study human body anatomy to understand, interact, discover and lost in this marvels of nature. The ideas, the cues and all I get out from my photos originated in human body's sinuosity.

Q:  What are the qualities a good photographer should have?
A:  Humility, for sure. Then practised eye, memory, creativity and, above all, he should not suffer from daltonism!

Q:  Do you prefer a digital or an analogue camera?
A:  Analogue camera, for life! If we return to the time of the analogue cameras, we should have less filthy things on the web! But the comfortableness of the digital one helps too much because I'm a very lazy person!

Q:  How is your life outside the University?
A:  I spend my time experimenting, thinking about my next project, looking for something new and finding out the ways other photographers used to avoid any plagiarizing. Just in these days, Sicily's sky are proposing me new ideas, a project about clouds, geometric shapes and lines... what , in my opinion, is fundamental in a photo. I also finished the postgraduate course, so my life is now totally free!

Q:  IED Institute is well-known and estimated, but how was your experience there?
A:  Unfortunately, I have to say negative. There were too much confusion, aversion and squabbles among teachers. It needs to be a good group before starting to teach. But it was positive because of the affection that many of them demonstrated and the moral support they gave to us.

Q:  What do you suggest to whom wants to take up your same career?
A:  Get out of my way because I'm cynical and bastard, I'll put a spoke in your wheel! Oh no, I'm kidding!!! Just an advice, not only for this field but for life: go on, defy the fate, set the teeth and when someone tells you:" There's crisis, no job at all...", we must do a thing: invent a project, present it everywhere and when it will be published, you come back from who said "No" and hurl it into its face!



Andrea knows how to smile and face up to the life with high spirit, just what many people should learn to do. It's useless refusing to budge if no one appraises you and your hard.earned works because you haven't the right acquaintenances, roll up your sleeves and show to the entire world what we are able to do!

Good luck for your life, Andrea.                 
Sonia.


" I approached by chance to photography, I had at once an every-growing thirst for learning new things, such a point to attend the postgraduated course. The rest will come by itself..."

Translation by Denise Cinquerrui.

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